Venezia, 15 ottobre 2014 – La Giunta veneta si attivi con la Provincia di Trento, in sede di rinnovo della concessione sul canale Biffis, affinchè vengano tutelati gli agricoltori del Veronese che fruiscono delle derivazioni del corso d’acqua. A chiederlo è il consigliere regionale Andrea Bassi, che ha proposto un documento approvato all’unanimità dai colleghi in aula e destinato a risolvere l’annosa questione dei prelievi idrici dal Biffis, canale che nasce in Comune di Ala (Trento) ed è gestito (per quanto riguarda gli apporti idroelettrici) prima da Enel e oggi da Hydro Dolomiti Enel, società privata compartecipata dalla Provincia Autonoma.
“Il problema – spiega Bassi – è sentitissimo dagli agricoltori del Veronese, interessati dalle derivazioni del canale idroelettrico Biffis disciplinato dal Regio decreto 2100/38 che stabilì in modo rigoroso quantità e modalità di consegna. Grazie agli apporti meteorici, i prelievi sono sempre stati largamente inferiori al consentito, permettendo ai gestori idroelettrici di realizzare maggiori guadagni derivanti dalla vendita di energia. Purtroppo coi mutamenti climatici si è estesa la necessità di prelevare acqua anche a aprile e ottobre; ma mentre Enel non oppose mai alcuna difficoltà a concedere gratuitamente questa piccola portata, in considerazione dei maggiori utili conseguiti grazie anche alla razionale gestione irrigua operata dal Consorzio, Hydro Dolomiti fa pagare agli agricoltori e a prezzo di mercato la mancata produzione di energia, essendo società privata interessata al profitto”.
“Hydro Dolomiti – prosegue Bassi – si è inoltre sempre opposta a riconoscere l’energia a tariffa agevolata come previsto dal Regio decreto, costringendo il Consorzio ad aumentare i canoni ai propri utenti degli impianti irrigui in pressione. Per il futuro, si teme il comportamento della Provincia di Trento, ente competente al rilascio dei rinnovi delle concessioni irrigue all’interno del proprio territorio nonostante sia in conflitto di interessi in quanto azionista di Hydro Dolomiti: di recente i suoi dirigenti hanno spiegato di voler rivedere al ribasso le dotazioni irrigue per il veronese”.
“La concessione per la gestione del Canale Biffis scade nel 2020 – conclude Bassi -. Con il mio ordine del giorno, approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, invito la Giunta veneta a fare pressione su Trento affinchè rispetti il Regio decreto e recepisca le richieste di estensione del periodo irriguo senza ulteriori aggravi sui nostri agricoltori”.
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